Le parole dell'italiano: futuro!
Unità 17 - Livello A2
Futuro!
A Cagliari Salif si è preoccupato molto del futuro di Fela: supererà l’esame? Imparerà a guidare? Per parlare di cose che vengono dopo il momento in cui stiamo parlando adoperiamo il futuro. Il futuro è un tempo verbale molto facile. Le prime tre persone (io, tu, lui o lei) finiscono in -rò, -rai, -rà. Sentite: FELA: Nei prossimi giorni mi dedicherò alla guida, perciò studierò un po’… OLGA: Tra un mese sentirai il rumore del mare, delle onde… OLGA: E magari un giorno lo zio ti regalerà una macchina! Sentito? io studierò (futuro di studiare), tu sentirai (futuro di sentire), lo zio ti regalerà (futuro di regalare). Le tre persone plurali (noi, voi, loro) finiscono in -remo, -rete, -ranno: OLGA: Fra una decina di giorni ci fermeremo. SALIF: Bene, allora ci rivedrete domani per il foglio rosa! SALIF: Secondo me… metteranno un altro pericolo pubblico sulle strade! Ecco qui: noi ci fermeremo (futuro di fermarsi), voi rivedrete (futuro di rivedere), loro metteranno (futuro di mettere). Vediamo allora la regola. Come si forma il futuro? Per i verbi del primo gruppo (quelli che all’infinito escono in –are, come studiare) prendiamo l’infinito, togliamo la parte finale -are e aggiungiamo invece queste uscite: -erò, -erai, -erà, -eremo -erete, -eranno. Per esempio: a studiare togliamo are e rimane studi; il futuro fa studierò, studierai, studierà, studieremo, studierete, studieranno. Il futuro dei verbi del secondo e del terzo gruppo (quelli che escono in –ere, come mettere, e quelli che escono in –ire, come sentire) è ancora più facile: all’infinito togliamo solo la -re finale e aggiungiamo le uscite che ho detto all’inizio, -rò, -rai, -rà, -remo, -rete, -ranno. E infatti, il futuro di mettere è metterò, metterai, metterà, metteremo, metterete, metteranno, mentre il futuro di sentire è sentirò, sentirai, sentirà, sentiremo, sentirete, sentiranno. Molto spesso questo tempo verbale è accompagnato da parole o espressioni che si usano appunto per parlare del futuro. Ve ne dico qualcuna: dopo, poi, domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo (per esempio: “Tornerò a casa la settimana prossima”, “telefonerò il mese prossimo”). Altre espressioni di tempo futuro cominciano con la parola fra (o tra), come: fra un’ora, fra due giorni, fra cinque anni. Per esempio: “Fra quattro mesi ci sposeremo”. Alcune di queste espressioni che segnano il futuro (fra....., domani e l’anno prossimo) le hanno adoperate anche i nostri amici. Sentiamo: OLGA: Fra una decina di giorni ci fermeremo. SALIF: Bene, allora ci rivedrete domani per il foglio rosa! FELA: Vedrai, diventerò un ottimo automobilista! SALIF: Sì… l’anno prossimo… Arrivederci alla prossima puntata!
A Cagliari Salif si è preoccupato molto del futuro di Fela: supererà l’esame? Imparerà a guidare? Per parlare di cose che vengono dopo il momento in cui stiamo parlando adoperiamo il futuro. Il futuro è un tempo verbale molto facile. Le prime tre persone (io, tu, lui o lei) finiscono in -rò, -rai, -rà. Sentite: FELA: Nei prossimi giorni mi dedicherò alla guida, perciò studierò un po’… OLGA: Tra un mese sentirai il rumore del mare, delle onde… OLGA: E magari un giorno lo zio ti regalerà una macchina! Sentito? io studierò (futuro di studiare), tu sentirai (futuro di sentire), lo zio ti regalerà (futuro di regalare). Le tre persone plurali (noi, voi, loro) finiscono in -remo, -rete, -ranno: OLGA: Fra una decina di giorni ci fermeremo. SALIF: Bene, allora ci rivedrete domani per il foglio rosa! SALIF: Secondo me… metteranno un altro pericolo pubblico sulle strade! Ecco qui: noi ci fermeremo (futuro di fermarsi), voi rivedrete (futuro di rivedere), loro metteranno (futuro di mettere). Vediamo allora la regola. Come si forma il futuro? Per i verbi del primo gruppo (quelli che all’infinito escono in –are, come studiare) prendiamo l’infinito, togliamo la parte finale -are e aggiungiamo invece queste uscite: -erò, -erai, -erà, -eremo -erete, -eranno. Per esempio: a studiare togliamo are e rimane studi; il futuro fa studierò, studierai, studierà, studieremo, studierete, studieranno. Il futuro dei verbi del secondo e del terzo gruppo (quelli che escono in –ere, come mettere, e quelli che escono in –ire, come sentire) è ancora più facile: all’infinito togliamo solo la -re finale e aggiungiamo le uscite che ho detto all’inizio, -rò, -rai, -rà, -remo, -rete, -ranno. E infatti, il futuro di mettere è metterò, metterai, metterà, metteremo, metterete, metteranno, mentre il futuro di sentire è sentirò, sentirai, sentirà, sentiremo, sentirete, sentiranno. Molto spesso questo tempo verbale è accompagnato da parole o espressioni che si usano appunto per parlare del futuro. Ve ne dico qualcuna: dopo, poi, domani, la settimana prossima, il mese prossimo, l’anno prossimo (per esempio: “Tornerò a casa la settimana prossima”, “telefonerò il mese prossimo”). Altre espressioni di tempo futuro cominciano con la parola fra (o tra), come: fra un’ora, fra due giorni, fra cinque anni. Per esempio: “Fra quattro mesi ci sposeremo”. Alcune di queste espressioni che segnano il futuro (fra....., domani e l’anno prossimo) le hanno adoperate anche i nostri amici. Sentiamo: OLGA: Fra una decina di giorni ci fermeremo. SALIF: Bene, allora ci rivedrete domani per il foglio rosa! FELA: Vedrai, diventerò un ottimo automobilista! SALIF: Sì… l’anno prossimo… Arrivederci alla prossima puntata!