Le parole dell'italiano: quanto ci metti? Il tempo che ci vuole!
Unità 2 - Livello A2
A Campobasso abbiamo imparato che la parola ci può significare a questo, per questo e così via (come nelle frasi ci penso, non ci penso) e poi può indicare un luogo: ci vado, non ci vado.
Oggi vedremo che quando questo ci si unisce ai verbi mettere e volere cambia fortemente il loro significato. Lo troviamo insieme a mettere nelle espressioni ci metto, ci metti, ci mette e così via e insieme a volere nelle forme ci vuole o ci vogliono. Cominciamo da ci metto: FELA: Ci ho messo un po’, ma ho capito il mio errore SALIF: Fela ci mette un secondo a perdere la testa… SALIF: Spiegami come raggiungerti… FELA: Beh… ci metti mezz’ora, è vicino… Ci metto si usa per indicare il tempo che una persona impiega a fare qualcosa: ad esempio, per capire il suo errore, Fela ci ha messo un po’; per raggiungere Fela, Salif ci mette mezz’ora. Ricordate che con quasi tutte le forme verbali quel ci va prima del verbo: ci metto, ci ho messo, ci metterò; con l’infinito, però, il ci si attacca al verbo e gli fa perdere la vocale finale: mettere diventa metterci. C’è anche un’espressione abbastanza diffusa collegata a ci metto: si tratta di ce la metto tutta, che vuol dire ‘mi impegno al massimo’, ‘mi sforzo al massimo’ a fare una cosa. FELA: Io ce la metto tutta SALIF: Ti ammiro, perché ce la metti tutta! Io ce la metto tutta, cioè faccio tutti gli sforzi possibili per studiare, dice Fela; e Salif riconosce questi sforzi, infatti gli dice: Ti ammiro perché ce la metti tutta. Abbiamo detto che troviamo ci anche col verbo volere, nelle forme ci vuole/ci vogliono. In questo caso, infatti, non si usano tutte le forme del verbo, ma solo la terza persona singolare e la terza persona plurale: Ci vuole significa serve, ci vogliono significa servono, c’è bisogno di. FELA: Sto studiando come un matto! Ci vuole un po’ di comprensione, sai? Fela, appunto, ha bisogno di un po’ di comprensione, ed è molto arrabbiato!. In questa puntata sono andati in scena molti sentimenti: Fela prima si è arrabbiato e poi ha chiesto scusa, Salif si è sorpreso, Olga si è dispiaciuta e alla fine si è commossa per il regalo di Fela… Per prima cosa vediamo quali parole hanno usato i nostri amici per esprimere la sorpresa: SALIF: Davvero? SALIF: Sul serio? Davvero? Sul serio? Ma possiamo anche dire: Veramente?, Ma dai! oppure: Non mi dire! Se la sorpresa è molto forte, poi, possiamo dire Accidenti!, come fa Salif, oppure Non posso crederci, come Olga: SALIF: Accidenti...! OLGA (commossa) Fela! Non posso crederci! In questa puntata Olga ha espresso anche altri sentimenti, ad esempio la gioia: OLGA (sorridendo): Che bello! OLGA: Che meraviglia! Ma anche la delusione: OLGA: Che peccato, Fela! Abbiamo perso un sacco di tempo col nostro litigio... Abbiamo ascoltato molte espressioni diverse, ma sono sicuro che anche voi, come Fela, ce la farete a impararle tutte: OLGA: Fela, tu ce la farai! Ed ecco un altro verbo formato con ci, che in questo caso diventa ce: il verbo farcela, che vuol dire “riuscire a fare qualcosa”: Ce la faccio vuol dire “riesco”, Ce la fai: “riesci”. Arrivederci alla prossima puntata!