Le parole dell'italiano: oggi, se posso, vado in banca

Unità 11 - Livello A2

Oggi, se posso, vado in banca.


Quante cose possiamo fare in banca! Intanto, possiamo chiedere di aprire un conto corrente, come dice Olga a Cesaria:
CESARIA: Beh, non ho un conto mio...
OLGA: Ma allora devi aprire un conto corrente in banca!
Che cos’è un conto corrente, e come funziona? Olga lo ha spiegato benissimo:
OLGA: Il conto corrente serve per conservare i tuoi soldi in banca. Quando hai dei soldi li porti in banca e fai un versamento.
Avete sentito? Sul nostro conto corrente possiamo fare un versamento, cioè possiamo mettere dei soldi in contanti o con un assegno (che cosa sia un assegno, ve lo spiegherà fra poco Olga). In più, sul conto corrente possiamo anche farci accreditare lo stipendio (o la pensione), cioè possiamo chiedere al nostro datore di lavoro di versare ogni mese lo stipendio sul nostro conto. Sentite.
OLGA: Ma perché non chiedi un accredito sul conto corrente? Con l’accredito i soldi arrivano direttamente sul conto...
Sul conto corrente i nostri soldi possiamo metterli, ma anche prenderli. In questo caso chiederemo prelevare dei soldi di, o di fare un prelievo, come dice Olga:
OLGA: .........Invece quando hai bisogno di denaro vai in banca e fai un prelievo, cioè chiedi indietro un po’ dei tuoi soldi. Oppure, se hai poco tempo, puoi prelevare i soldi col bancomat o con la carta di credito…”.
Il bancomat e la carta di credito non servono solo per prelevare soldi dallo sportello automatico, ma anche per comprare direttamente le cose. In più, per le nostre spese possiamo anche usare una carta prepagata:
SALIF: ..........Voglio regalarti una carta prepagata! Sarà utile quando vuoi comprare qualcosa su internet!
Possiamo pagare anche con un assegno. Ma che cos’è un assegno? Ascoltiamo Olga:
OLGA: Quando apri in conto corrente, la banca o la Posta ti danno un libretto di assegni. Gli assegni si usano al posto dei soldi: devi scrivere su un assegno la cifra e il nome della persona che devi pagare, poi firmi e quella persona va in banca a cambiare l’assegno o a versarlo sul suo conto”.
Passiamo a un altro argomento. Oggi, parlando, i nostri amici hanno fatto delle ipotesi: cioè hanno espresso una condizione e hanno indicato una conseguenza. Davanti alla condizione hanno sempre usato la parola se. Sentiamo:
TERESA: ...se chiudi gli occhi vedrai…........
OLGA E TERESA: Luce capoverdiana!
TERESA: Se ne siete capaci, scrivetelo!
Sentito? Se chiudi gli occhi (condizione), vedrai luce capoverdiana (conseguenza); “Se ne siete capaci (condizione), scrivetelo” (conseguenza). Si può anche dire prima la conseguenza, e poi la condizione, quella col se:
TERESA: .........Prima o poi ci possiamo andare insieme, se ti va bene!
TERESA: ........ Anzi, ti aiutiamo noi, se vuoi!
Le ipotesi sono tutte qui. Ricordate che per fare un’ipotesi, abbiamo bisogno della parola se!