L'italiano in televisione
Piccola storia dell'italiano
A metà del secolo scorso, ha detto Fela oggi, molti italiani parlavano solo il dialetto… non sapevano né leggere né scrivere… e la televisione li ha aiutati a imparare la lingua italiana… è proprio così. Intorno al 1950, l’italiano non era ancora la lingua di tutti gli italiani. La maggior parte di loro continuava a comunicare in dialetto, l’unica lingua che conosceva. Dal 1950 a oggi, la conoscenza e l'uso della lingua italiana si sono diffusi grazie alla scuola, grazie allo sviluppo economico, ma soprattutto grazie alla televisione. Televisione è una parola moderna, ma viene dalla combinazione di due parole antiche: tele è un pezzettino di parola che in greco antico significava ‘lontano, a distanza’, visione è una parola che indica l’azione del vedere, e viene direttamente dal latino. Ma torniamo alla storia dei rapporti fra televisione e lingua italiana. In questa storia, un posto molto importante spetta a una trasmissione intitolata "Non è mai troppo tardi", che la Rai ha mandato in onda circa 50 anni fa: era quella che Fela stava vedendo al computer. Questa trasmissione, condotta dal bravissimo maestro Alberto Manzi, ha portato l’italiano nelle case di milioni di cittadini che non sapevano né leggere né scrivere e che parlavano solo in dialetto. In tempi più vicini a noi, Rai Educational ha dedicato alla lingua italiana sia programmi d’intrattenimento come Parola mia sia programmi per l’istruzione dei cittadini stranieri: programmi come Cantieri d’Italia, nato dalla collaborazione fra Rai Educational e il Ministero dell’Interno, e come In Italia, nato dalla collaborazione fra Rai Educational e il Ministero dell’Istruzione, ormai giunto alla quarta serie. Buona visione e buon italiano a tutti da Rai Educational!