Olotipo
Le parole del nuovo millennio
Un olotipo è l’individuo sul quale si basa la descrizione di una nuova specie. Quando un ricercatore è convinto di essere di fronte ad una specie nuova deve in qualche modo riportarne o un campione, un individuo (spesso un individuo morto), oppure delle immagini o delle riprese per poter descrivere questo campione come diverso dalle altre specie conosciute. Normalmente l’olotipo viene conservato in un museo, poi, dove può essere utilizzato da altri ricercatori per capire l’appartenenza di altri esemplari a quella specie o ad altre specie.
La maggior parte degli olotipi che conosciamo sono stati raccolti durante le grandi spedizioni molto avventurose soprattutto dell’Ottocento a cui hanno partecipato anche molti ricercatori italiani, dei musei di Genova, per esempio, di Firenze e di molti altri musei sparsi in giro per l’Italia. In queste spedizioni raccoglievano una grande quantità di individui di tante specie che poi venivano descritti nel corso del tempo e ridescritti.
Quante specie ci sono sulla terra? Fino ad ora, con queste grandi spedizioni e tutte le analisi successive che si sono basate anche sull’analisi del DNA, sono state riconosciute circa 2 milioni di specie. Ma si pensa che ancora almeno altre 10 milioni di specie non siano conosciute, tanto tra i vertebrati quanto soprattutto tra gli invertebrati. Il tasso di descrizione di nuove specie, quindi l’accumulo di questi nuovi olotipi in qualche modo è molto alto sopratutto nelle aree tropicali che sono quelle più ricche di biodiversità e meno studiate. Solamente per gli insetti centinaia di specie, in alcuni casi migliaia di specie, vengono descritte ogni anno.
Le aree da cui derivano queste specie nuove sono soprattutto nel sud-est asiatico dove moltissime isole non sono state esplorate da moltissimo tempo, oppure non sono state mai esplorate perché le condizioni sociali e politiche non sono semplici. E per questo motivo da queste isole abbiamo anche tanti olotipi che sono stati raccolti, appunto, in queste spedizioni duecento anni fa di specie di cui non abbiamo nessun’altra traccia. Le conosciamo solamente per l’olotipo. Non sappiamo se queste specie si siano estinte, non sappiamo se le loro popolazioni siano invece abbondantissime. Non sappiamo nulla. La nostra conoscenza in generale della biodiversità effettivamente è bassissima.
Il fatto che molte isole e molte aree non siano state esplorate più da duecento anni dà anche vita ad un fenomeno noto come il fenomeno delle pseudoestinzioni in cui alcune specie di cui esisteva appunto solo l’olotipo di duecento anni prima, ricompaiono improvvisamente dopo essere state ritenute estinte in maniera anche inaspettata. L’ultimo caso risale all’anno scorso: un roditore colombiano che praticamente è ricomparso da solo di fronte alla foresteria di un parco nazionale. Queste specie, per questa ragione, sono anche note come specie Lazzaro.