Per usare l'italiano: grazie, signore. Prego, signorina!
Unità 2 - Livello A1
Quando incontriamo una persona, dopo i saluti le domandiamo: Come stai? Come sta?
PAVEL Come stai, cara?
CASSIERE Oggi come sta?
Se le persone sono due o più di due, chiediamo: Come state?
GIUSEPPE Buongiorno, come state?
Come si risponde a queste domande gentili?
ANGEL Buongiorno, signor Kevin, come sta?
KEVIN Bene, grazie, e lei?
MARCIA Ragazze, come state?
JULIA Bene, grazie.
KHADIJA Bene, e lei?
Di solito diciamo: Bene, grazie. E tu?, oppure “Bene, grazie. E lei?”. Ma possiamo anche rispondere: Abbastanza bene, oppure: benissimo; oppure: Molto bene, oppure: “Non c’è male”,
PAULINE No, no, sto abbastanza bene…
JULIA Benissimo, grazie.
PAVEL Molto bene, grazie.
ANGEL Non c’è male, cerco mettere di po’ d’ordine negli scaffali…
Attenzione: le domande sono gentili, le risposte sono gentili. Anche se stiamo male, rispondiamo così. Invece, agli amici o alle persone di famiglia possiamo anche rispondere: “Non troppo bene”, “Male”, “Malissimo”.
Prima abbiamo sentito tante volte la parola grazie. Diciamo grazie quando una persona dice o fa una cosa gentile. A un grazie si risponde con un’altra parola gentile: prego.
GIUSEPPE Vuole una caramella?
PAULINE Sì, grazie.
GIUSEPPE. Prego.
Riprendiamo il verbo essere. Ecco le tre persone plurali del presente di essere: Siamo, siete, sono.
PAVEL Siamo in piedi da questa mattina.
KEVIN Ma… di solito siete due commessi nel negozio…
CASSIERE Loro sono Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
Possiamo usare queste forme da sole, oppure possiamo usarle con i pronomi e dire noi siamo, voi siete, loro sono, come dice il signore del cinema. Noi, voi, loro sono i pronomi personali plurali.
E adesso completiamo il presente di parlare: noi parliamo, voi parlate, loro parlano.
CASSIERE … ma noi parliamo troppo e il film inizia.
GIUSEPPE Anche voi al lavoro parlate molto?
KEVIN … in classe parlano spesso della Costituzione italiana.
Anche al plurale, tutti i verbi che finiscono in -are (come lavorare, portare, comprare, aspettare e tanti altri) funzionano come parlare:
Noi lavoriamo, voi lavorate, loro lavorano. Noi portiamo, voi portate, loro portano.
Adesso, conosciamo tutto il presente di essere: io sono, tu sei, lui o lei è; noi siamo, voi siete, loro sono. Conosciamo anche tutto il presente dei verbi in –are, come parlare: io parlo, tu parli, lui o lei parla; noi parliamo, voi parlate, loro parlano.
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale