Per usare l'italiano: alla posta.

Unità 11 - Livello A2

Alla posta.

 

Andiamo all’ufficio postale, e impariamo che cosa dobbiamo dire se vogliamo spedire qualcosa. Salutiamo e diciamo “Vorrei spedire”, “Volevo spedire”, con le parole gentili che conosciamo già, oppure “Devo spedire”.

UOMO: Buongiorno, scusi, devo spedire un pacco

Se vogliamo spedire una lettera, ci basta comprare dei francobolli, ma li possiamo comprare anche dal tabaccaio, e poi lasciamo la lettera nella cassetta postale, quella grande scatola rossa che troviamo sul muro fuori dal negozio del tabaccaio:

BADANTE: Va bene, vado dal tabaccaio, compro i francobolli e poi imbuco la lettera nella cassetta postale.

Invece dall’ufficio postale possiamo spedire una raccomandata, che è più sicura: quando la spediamo, l’impiegato dell’ufficio postale ci dà una ricevuta, così possiamo dimostrare che abbiamo spedito la nostra lettera. Se chiediamo una raccomandata con ricevuta di ritorno, quando la lettera arriva, il postino ci manda un avviso.

ANZIANA: ..............Ma non risponde mai. E allora oggi mando una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Se spediamo un pacco, allora dobbiamo riempire un modulo, mostrare un nostro documento e pesare il pacco:

UOMO: Ecco il modulo. E adesso? Devo prendere un altro numero?

IMPIEGATA: No. non è necessario. Mi dà un documento, per favore? .................................Bene. Adesso devo pesare il pacco...

Se dobbiamo mandare un messaggio breve e urgente a una persona che non usa le e-mail, possiamo spedire un telegramma, ma per questo non serve andare all’ufficio postale:

PAULINE: Puoi usare il telefono per mandare un telegramma.

Però ricordate:

PAULINE: .................Il telegramma va bene per testi brevi. Non è una lettera!

Se una lettera o un pacco devono arrivare in fretta, dobbiamo fare come dice Pauline: dobbiamo usare il servizio di postacelere o paccocelere (celere vuol dire “veloce, rapido, che corre”):

PAULINE: Guarda, continua tu, poi vai all’Ufficio postale e mandi la lettera con la Postacelere…

La postacelere corre, invece i clienti all’ufficio postale non corrono: fanno la fila. C’è il primo, il secondo, il terzo e così via.

UOMO: Ecco, adesso sono il sesto…

Noi i numeri li conosciamo già: uno, due, tre, e così via. Questi numeri servono a dire quante persone o cose ci sono. Però esistono altri numeri, che non dicono quante persone o cose ci sono, ma in che ordine sono. I numeri che dicono l’ordine si chiamano ordinali. Primo corrisponde a 1, secondo corrisponde a 2, terzo a 3, quarto a 4, quinto a 5, sesto a 6, settimo a 7, ottavo a 8, nono a 9, decimo a 10. Sentiamo qualche esempio:

PAVEL: .........................Il primo mese è difficile per tutti, il secondo e il terzo va un po’ meglio, il quarto le cose cominciano ad andare bene.

JULIA: No, la ricevuta serve solo per le prime quattro lettere. Per la quinta, la sesta e la settima raccomandata non serve…

Gli ordinali che vengono dopo decimo, si formano così: si toglie la vocale finale al numero e si aggiunge -esimo. Sentiamo:

UOMO: Ah fantastico, adesso sono il dodicesimo della fila!

Dodicesimo: il numero è dodici. Togliamo la -i e aggiungiamo -esimo.

JULIA: ....................A quest’ora sei almeno il centesimo cliente della fila.

ANZIANA: È la centesima lettera.

Centesimo viene da cento, togliamo la -o e aggiungiamo -esimo, perché il cliente è una parola maschile. Ma attenzione, quando parliamo di una lettera, femminile, centesimo diventa centesima: la centesima lettera.

Un ultimo avviso: se il numero da venti in poi finisce per tre o per sei la vocale finale non si toglie. Quindi diciamo ventitreesimo, ventiseiesimo, cinquantatreesima, cinquantaseiesima e così via.

Adesso parliamo della parola perché: si usa per fare una domanda:

PAULINE: Perché mandi un telegramma?

BADANTE: Perché mi chiama?

Perché si usa anche per rispondere a una domanda:

PAVEL: Perché mio zio è anziano, non usa il computer

ANZIANA: Perché ho un dubbio.

Inoltre perché si usa quando dobbiamo spiegare un motivo, una causa:

PAVEL: Al telefono non sente, perché è un po’ sordo

BADANTE: Vado all’ufficio postale perché dobbiamo pagare queste bollette.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale