Per usare l'italiano: in ufficio!

Unità 5 - Livello A2

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        In ufficio!
         

        PER USARE L’ITALIANO

        Prima di parlare del permesso di soggiorno, finiamo di esaminare gli aggettivi possessivi. Abbiamo già parlato di mio, tuo e suo. Restano i possessivi nostro, vostro, loro. Vediamo qualche esempio:

        GIUSEPPE: E nel nostro bar serve aiuto…

        PAULINE: La nostra famiglia è molto unita…

        KHADIJA: È anche un dovere tenere in ordine le schede dei nostri iscritti…

        ANGEL: ........ nel vostro bar non c’è proprio niente, eh?

        Come avete sentito, nostro e vostro funzionano come gli aggettivi in -o, -a, -i, -e: nostro, nostra, nostri, nostre; vostro, vostra, vostri, vostre. Il possessivo loro, invece, è invariabile: diciamo “la loro approvazione”, “il loro posto”, e loro resta sempre uguale.

        GIUSEPPE: .......... Ci vuole la loro approvazione!

        JULIA: Metti le schede nel loro posto nello schedario!

        Per riempire il modulo per chiedere il permesso di soggiorno bisogna saper fare molte cose. Prima di tutto, lì bisogna mettere il cognome e poi il nome:

        FRANCESCO: Mi scusi, qual è il cognome? Devo scrivere prima il cognome…

        ZOU: Chen

        Poi bisogna scrivere la nostra data di nascita, indicando il giorno, il mese e l’anno.

        FRANCESCO: La sua data di nascita?

        ZOU: 4 aprile 1979

        I numeri dei giorni, da uno a trenta, li conosciamo già. Dobbiamo imparare i nomi dei mesi. Ecco i nomi dei dodici mesi dell’anno: gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre.

        In che anno siamo nati? Per indicarlo, basta aggiungere a “millenovecento” il numero giusto, da uno a novantanove, e noi i numeri da uno a novantanove li abbiamo già imparati.

        JULIA: ......… 12 settembre 1970

        JULIA: ......20 maggio 1975!

        Naturalmente i bambini non sono nati nel millenovecento, ma nel 2000, o nel 2001, nel 2002, nel 2003 e così via.

        Il nostro lavoro non è finito. Sul modulo dobbiamo anche indicare lo stato civile: un uomo non sposato è celibe, come dice il poliziotto a Zou:

        FRANCESCO: È sposato?

        ZOU: No, no…

        FRANCESCO: Allora lei è celibe…

        Invece una donna non sposata è nubile; un uomo sposato è coniugato, una donna sposata è coniugata, come ha scoperto Kevin con dispiacere:

        JULIA: È coniugata!

        KEVIN: Chi? Pauline??? Peccato…

        Un uomo che non ha più la moglie perché è morta è vedovo, una donna che ha perso il marito è vedova. Oppure, quando il matrimonio finisce, lo stato civile è quello di divorziato e divorziata.

        La nazionalità dice da quale paese veniamo:

        FRANCESCO: Nazionalità?

        ZOU: Cinese

        KHADIJA: Nazionalità?

        JULIA: Ecuadoriana

        La residenza o il domicilio in Italia è l’indirizzo del posto dove abitiamo:

        KHADIJA: ...........il suo domicilio in Italia?

        JULIA: Via del Poggio Fiorito, 34, Pisa…

        Adesso, finalmente, la nostra richiesta è completa!

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        Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale

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