Sai che l'italiano deriva dal latino?
Piccola storia dell'italiano
In questa puntata Fela ci ha detto che i Romani hanno diffuso il latino in Europa e che dal latino derivano molte lingue europee come l’italiano. Ed è proprio così.
L’italiano e altre lingue d’Europa come lo spagnolo, il francese, il portoghese, il rumeno e così via sono lingue neolatine. Vuol dire appunto che continuano il latino, la lingua degli antichi Romani. Un po’ meno di 3000 anni fa il latino era la lingua di una piccola comunità di pastori che vivevano in un piccolo territorio sul Tevere, il fiume che ancora oggi attraversa Roma. Dopo alcuni secoli il latino è diventato la lingua di un popolo di conquistatori: infatti Roma ha costruito un impero che comprendeva una grande parte dell’Europa e alcune terre dell’Africa e dell’Asia. Dopo l’arrivo dei Romani, i popoli che vivevano in Italia e molti popoli europei hanno abbandonato la loro lingua e hanno cominciato a usare il latino. Attenzione, però: l’italiano non continua il latino scritto,cioè la lingua di grandi poeti come Virgilio, di grandi avvocati come Cicerone o di grandi filosofi come Seneca. No: le lingue neolatine continuano il latino parlato; parlato sia dalle persone colte sia dagli analfabeti; parlato sia a Roma, la grande capitale, sia nelle zone più lontane dell’impero; parlato sia al tempo della fondazione di Roma sia mille anni dopo. Arrivederci!
L’italiano e altre lingue d’Europa come lo spagnolo, il francese, il portoghese, il rumeno e così via sono lingue neolatine. Vuol dire appunto che continuano il latino, la lingua degli antichi Romani. Un po’ meno di 3000 anni fa il latino era la lingua di una piccola comunità di pastori che vivevano in un piccolo territorio sul Tevere, il fiume che ancora oggi attraversa Roma. Dopo alcuni secoli il latino è diventato la lingua di un popolo di conquistatori: infatti Roma ha costruito un impero che comprendeva una grande parte dell’Europa e alcune terre dell’Africa e dell’Asia. Dopo l’arrivo dei Romani, i popoli che vivevano in Italia e molti popoli europei hanno abbandonato la loro lingua e hanno cominciato a usare il latino. Attenzione, però: l’italiano non continua il latino scritto,cioè la lingua di grandi poeti come Virgilio, di grandi avvocati come Cicerone o di grandi filosofi come Seneca. No: le lingue neolatine continuano il latino parlato; parlato sia dalle persone colte sia dagli analfabeti; parlato sia a Roma, la grande capitale, sia nelle zone più lontane dell’impero; parlato sia al tempo della fondazione di Roma sia mille anni dopo. Arrivederci!