Ada Negri, la prima accademica d'Italia

Ada Negri, la prima accademica d'Italia

L'autrice de "Le solitarie"

Ada Negri, la prima accademica d'Italia

Il denaro? Fu l’incubo ossessionante della mia adolescenza. Si parava davanti a me, muraglia senza porte. Sibilava davanti a me con la lingua velenosa, mostro a sette code. Per passare – pensavo – devo abbatterlo. Che follia! Non era, no, il denaro in se stesso. Era il bisogno, che mi torceva dalla mia vera ragione di vivere, mi disonorava costringendomi a una fatica in disarmonia con il mio spirito. Quando potei aprirmi la strada, l’incubo svanì.
Ada Negri

Ada Negri nasce a Lodi il 3 febbraio 1870. Grazie al lavoro della madre che fa la tessitrice riesce a completare gli studi. Diventa maestra a Motta Visconti, comincia a scrivere poesie, aderisce al socialismo, è grande amica di Anna Kuliscioff e Margherita Sarfatti. Sposa un industriale, ha una figlia, divorzia, va a vivere a Zurigo. Nel 1940 è la prima donna accademico d’Italia. Muore l’11 gennaio 1945 a Milano ed è seppellita nella cattedrale della sua città natale.

Le solitarie è il libro di racconti di Ada Negri uscito con grande successo nel 1917 (già nel 1920 aveva venduto 10.000 copie) e più volte riproposto per la sua capacità di fotografare la condizione femminile del tempo. Le protagoniste dei racconti sono donne del popolo: sarte, portinaie, serve, operaie, ma anche signore dell’alta società. La Negri vi raffigura tutti i mondi da lei attraversati, filtrando il suo autobiografismo attraverso la letteratura. In questa intervista l'editrice Valentina Ferri parla dei contenuti di questa raccolta, della sua autrice e della casa editrice da lei recentemente fondata.