Dante a Verona 1321 - 2021
Un itinerario cittadino alla riscoperta dei luoghi danteschi
01 Gen 2021 > 31 Dic 2021
Una nutrita serie di appuntamenti per celebrare Dante Alighieri nell'anno del 700esimo anniversario della sua morte, in particolare il suo rapporto con la città di Verona, con proposte pensate per un pubblico di tutte le età. Il cuore dei progetti artistici, nati dalla stretta collaborazione tra Comune di Verona, Musei Civici, Università di Verona e altre istituzioni cittadine, è un’inedita mostra diffusa, ideata per le celebrazioni del 2021, anno dantesco.
L'omaggio è duplice: al grande Poeta e insieme alla città di Verona che gli offrì “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello”.
Verona stessa infatti – nel suo tessuto urbano, nelle sue emergenze architettoniche civili e religiose, nelle sue preziose testimonianze artistiche e documentarie, seppur stratificate nel corso dei secoli – parla ancora dell’epoca di Dante, consentendo di percorrere le stesse strade, entrare nei palazzi e nelle chiese, vedere le immagini dipinte e scolpite che, oltre settecento anni fa, il Poeta esiliato ammirò nel corso del suo soggiorno, durante il quale prese forma e fu scritta una parte del suo capolavoro, La Commedia.
Dante visse a Verona circa sette anni: dal 1303 al 1304, ospitato da Bartolomeo della Scala, fratello di Cangrande, e dal 1312 al 1318, ospitato dallo stesso Cangrande. In pratica trascorse qui quasi la metà degli anni dell'esilio.
Tra i luoghi in cui si snoda l'itinerario: Sant’Elena, i palazzi scaligeri affacciati su piazza dei Signori, le Arche scaligere, le chiese di San Zeno, San Fermo e Santa Anastasia.
La mostra diffusa trova un prezioso raccordo e ulteriori sviluppi tematici a carattere storico-artistico nelle esposizioni in programma alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Palazzo della Ragione e al Museo di Castelvecchio.
L'omaggio è duplice: al grande Poeta e insieme alla città di Verona che gli offrì “lo primo tuo refugio e ’l primo ostello”.
Verona stessa infatti – nel suo tessuto urbano, nelle sue emergenze architettoniche civili e religiose, nelle sue preziose testimonianze artistiche e documentarie, seppur stratificate nel corso dei secoli – parla ancora dell’epoca di Dante, consentendo di percorrere le stesse strade, entrare nei palazzi e nelle chiese, vedere le immagini dipinte e scolpite che, oltre settecento anni fa, il Poeta esiliato ammirò nel corso del suo soggiorno, durante il quale prese forma e fu scritta una parte del suo capolavoro, La Commedia.
Il percorso e le tappe dell'itinerario di questa mostra diffusa sono contenuti in una mappa di facile consultazione, preziosa guida per tutti coloro che intendono visitare sia i luoghi legati alla presenza del poeta in città, sia quelli legati a citazioni nella Commedia, e ancora quelli che, tuttora, aiutano a restituire l’immagine di Verona al tempo di Dante. Non mancano le indicazioni per rintracciare le memorie della secolare presenza dei discendenti del poeta e per individuare le testimonianze del crescere del suo mito nel tempo, importante riferimento per l’identità civica e nazionale.La città non fa solo da sfondo alla vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Proprio per cogliere e valorizzare questa specificità, che distingue e caratterizza Verona rispetto alle altre città dell’esilio
Dante visse a Verona circa sette anni: dal 1303 al 1304, ospitato da Bartolomeo della Scala, fratello di Cangrande, e dal 1312 al 1318, ospitato dallo stesso Cangrande. In pratica trascorse qui quasi la metà degli anni dell'esilio.
All'ombra dello stemma scaligero Dante scrisse il "De Monarchia", molte lettere e buona parte del Paradiso, che il poeta dedica allo stesso Cangrande, riservandogli un posto d'onore nella profezia del XVII canto. Qui studiò i testi antichi conservati nella Biblioteca Capitolare, contemplò le vestigia romane sognando un nuovo impero portatore di pace e di giustizia; qui, infine assistette alle imprese dell'unico principe in grado di riportare la pace nel nord dell'Italia dopo i fallimenti degli imperatori d'oltralpe
Tra i luoghi in cui si snoda l'itinerario: Sant’Elena, i palazzi scaligeri affacciati su piazza dei Signori, le Arche scaligere, le chiese di San Zeno, San Fermo e Santa Anastasia.
La mostra diffusa trova un prezioso raccordo e ulteriori sviluppi tematici a carattere storico-artistico nelle esposizioni in programma alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Palazzo della Ragione e al Museo di Castelvecchio.