Ezra Pound
Nasce il 30 ottobre 1885
Ezra Pound, poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972), nasce in una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, cresce a Filadelfia e studia allo Hamilton College di Clinton e all'Università di Pennsylvania. Quando si trasferisce in Europa, dove trascorre gran parte della sua vita, a Venezia pubblica la sua prima raccolta di poesie, A lume spento (1908). Nel 1909 si sposta a Londra, dove concepisce un grandioso progetto di trasformazione e rifondazione della società. Pound aveva ereditato da J. Ruskin l'interesse per l'economia e per la sua relazione con l'arte, così come dai preraffaelliti aveva tratto l'interesse per il mondo medievale (The spirit of romance, 1910).
Nel 1912, la traduzione dei Sonnets and ballate of Guido Cavalcanti (cui seguirà nel 1933 quella delle Rime), segna l'inizio del lavoro di traduttore: dall'antica poesia anglosassone (The seafarer, 1912) ai provenzali, alla poesia cinese (Cathay, 1915), ai nō giapponesi, fino a Properzio (Homage to Sextus Propertius, in Quia pauper amavi, 1919) e a Confucio, tradotto a partire dagli anni Venti (Ta-Hsio, the great learning, 1928).
Contemporaneamente pubblica diverse raccolte di versi (Personae, 1909; Exultations, 1909; Canzoni, 1911; Ripostes, 1912; Lustra, 1916). Dal 1918 si aggiungono collaborazioni di critica musicale, con lo pseudonimo di William Antheling, e di critica d'arte con quello di B. H. Dias. Nel 1913 viene pubblicato sulla rivista Poetry il manifesto dell'imagismo, A few don'ts by an imagiste, documento del magistero esercitato da Pound sui poeti della sua generazione, che egli richiamava a una maggiore consapevolezza del processo creativo, indicando la strada di una poesia tesa a cogliere l'immagine in una pronuncia breve e oggettiva.
Dal 1913, il legame tra la lingua della poesia e l'ideogramma diventerà la base del discorso poundiano. Il poeta statunitense individua nell'ideogramma "il documento di un pensiero scevro dalla sostanza metafisica che condiziona la lingua e la logica d'Occidente". Da qui l'interesse e l'attenzione per la scienza e la tecnologia, in cui Pound cerca una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e la lingua d'Occidente.
Negli anni di Londra, Pound fa incontri fondamentali: oltre a quelli con Yeats, Eliot (che in seguito accoglierà numerosi suggerimenti di Pound in The waste land) e Ford, si aggiungono quelli con A. Orage, teorico del socialismo corporativo e direttore della rivista New age, e più tardi quello con D. H. Douglas, fondatore del Social Credit. Inizia anche la corrispondenza con James Joyce e prendono forma i Cantos, il poema epico scritto durante l'arco della vita, uscito a sezioni a partire dal 1917 con Three cantos (poi esclusi dalla stesura definitiva). Al 1914 risalgono i due saggi Vortex e Vorticism, che, affinando il concetto di immagine, teorizzano un'arte "intensiva", fondata sulla relazione e la vorticosa compresenza di linguaggi e di tecniche in cui si brucia la divisione in generi irrigiditasi a partire dal Rinascimento. Nel 1920, con il poemetto Hugh Selwyn Mauberley si chiude la prima fase della poesia di Pound, che nel 1921 lascia l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi dove, nel 1922, compone un'opera musicale, Villon. E' a Rapallo dal 1925 al 1945.
Con How to read (1929) si apre la seconda fase della riflessione teorica (ABC of reading, 1934; Make it new, 1934; Guide to Kulchur, 1938), che presiederà alla costruzione della seconda parte dei Cantos. L'incontro con l'opera dell'etnologo tedesco L. Frobenius assolutizza l'importanza del fattore economico nel pensiero poundiano (ABC of economics, 1933), mentre si radicalizza la complessa riflessione sull'usura, responsabile dell'antisemitismo di Pound, che si era progressivamente avvicinato al fascismo italiano mentre diffida del nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziano le sue pubblicazioni su Il Meridiano di Roma (gli articoli sono raccolti in Idee fondamentali, a cura di C. Ricciardi, 1991), e tiene alla radio italiana una serie di discorsi in lingua inglese (raccolti in "Ezra Pound speaking". Radio speeches of world war II, a cura di L. Doob, 1978).
Fortemente segnati da antisemitismo, avversi alla guerra e alla politica di Roosevelt, i radiodiscorsi contengono anche il progetto di un mondo affrancato da usura e avarizia, restituito a una mitica "pax saturnia" che Pound vagheggia guardando a certe componenti rurali del fascismo. Accusato di tradimento, nel 1945 viene fatto prigioniero dalle truppe americane di liberazione e internato in un campo vicino Pisa, dove scrive The Pisan cantos (pubblicato nel 1948).
Trasferito negli USA per un processo che non avrà mai luogo, viene dichiarato infermo di mente e rinchiuso per 12 anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth (Washington). Qui scrive le sezioni Rock-Drill e Thrones dei Cantos (pubbl. rispettivamente nel 1955 e nel 1959), tra gli esempi più alti della poesia moderna, mentre continuano lo studio e le traduzioni di testi confuciani (Confucian analects, 1951; The classic anthology defined by Confucius, 1954) e di Sofocle (Women of Trachis, 1956; Elektra, post., 1987). Liberato nel 1958, si stabilisce nuovamente in Italia, dove, con l'intervallo di brevi viaggi, visse fino alla morte, scrivendo un'ultima parte del suo poema Drafts and fragments of Cantos CX-CXVII, 1969). L'opera di Pound è stata in gran parte tradotta in Italia dalla figlia del poeta, Mary de Rachewiltz (Opere scelte, 1970; I cantos, 1985), che ha promosso anche, negli anni Sessanta, la costituzione dell'archivio poundiano (Yale University, Beinecke Library).
Nel filmato: una monografia di uno dei più grandi innovatori della letteratura in lingua inglese, realizzata per il programma Memorie - Fatti e persone da ricordare
Per approfondire:
Ezra Pound, due poesie (commento di Claudio Gorlier)
Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound
Nel 1912, la traduzione dei Sonnets and ballate of Guido Cavalcanti (cui seguirà nel 1933 quella delle Rime), segna l'inizio del lavoro di traduttore: dall'antica poesia anglosassone (The seafarer, 1912) ai provenzali, alla poesia cinese (Cathay, 1915), ai nō giapponesi, fino a Properzio (Homage to Sextus Propertius, in Quia pauper amavi, 1919) e a Confucio, tradotto a partire dagli anni Venti (Ta-Hsio, the great learning, 1928).
Contemporaneamente pubblica diverse raccolte di versi (Personae, 1909; Exultations, 1909; Canzoni, 1911; Ripostes, 1912; Lustra, 1916). Dal 1918 si aggiungono collaborazioni di critica musicale, con lo pseudonimo di William Antheling, e di critica d'arte con quello di B. H. Dias. Nel 1913 viene pubblicato sulla rivista Poetry il manifesto dell'imagismo, A few don'ts by an imagiste, documento del magistero esercitato da Pound sui poeti della sua generazione, che egli richiamava a una maggiore consapevolezza del processo creativo, indicando la strada di una poesia tesa a cogliere l'immagine in una pronuncia breve e oggettiva.
Dal 1913, il legame tra la lingua della poesia e l'ideogramma diventerà la base del discorso poundiano. Il poeta statunitense individua nell'ideogramma "il documento di un pensiero scevro dalla sostanza metafisica che condiziona la lingua e la logica d'Occidente". Da qui l'interesse e l'attenzione per la scienza e la tecnologia, in cui Pound cerca una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e la lingua d'Occidente.
Negli anni di Londra, Pound fa incontri fondamentali: oltre a quelli con Yeats, Eliot (che in seguito accoglierà numerosi suggerimenti di Pound in The waste land) e Ford, si aggiungono quelli con A. Orage, teorico del socialismo corporativo e direttore della rivista New age, e più tardi quello con D. H. Douglas, fondatore del Social Credit. Inizia anche la corrispondenza con James Joyce e prendono forma i Cantos, il poema epico scritto durante l'arco della vita, uscito a sezioni a partire dal 1917 con Three cantos (poi esclusi dalla stesura definitiva). Al 1914 risalgono i due saggi Vortex e Vorticism, che, affinando il concetto di immagine, teorizzano un'arte "intensiva", fondata sulla relazione e la vorticosa compresenza di linguaggi e di tecniche in cui si brucia la divisione in generi irrigiditasi a partire dal Rinascimento. Nel 1920, con il poemetto Hugh Selwyn Mauberley si chiude la prima fase della poesia di Pound, che nel 1921 lascia l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi dove, nel 1922, compone un'opera musicale, Villon. E' a Rapallo dal 1925 al 1945.
Con How to read (1929) si apre la seconda fase della riflessione teorica (ABC of reading, 1934; Make it new, 1934; Guide to Kulchur, 1938), che presiederà alla costruzione della seconda parte dei Cantos. L'incontro con l'opera dell'etnologo tedesco L. Frobenius assolutizza l'importanza del fattore economico nel pensiero poundiano (ABC of economics, 1933), mentre si radicalizza la complessa riflessione sull'usura, responsabile dell'antisemitismo di Pound, che si era progressivamente avvicinato al fascismo italiano mentre diffida del nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziano le sue pubblicazioni su Il Meridiano di Roma (gli articoli sono raccolti in Idee fondamentali, a cura di C. Ricciardi, 1991), e tiene alla radio italiana una serie di discorsi in lingua inglese (raccolti in "Ezra Pound speaking". Radio speeches of world war II, a cura di L. Doob, 1978).
Fortemente segnati da antisemitismo, avversi alla guerra e alla politica di Roosevelt, i radiodiscorsi contengono anche il progetto di un mondo affrancato da usura e avarizia, restituito a una mitica "pax saturnia" che Pound vagheggia guardando a certe componenti rurali del fascismo. Accusato di tradimento, nel 1945 viene fatto prigioniero dalle truppe americane di liberazione e internato in un campo vicino Pisa, dove scrive The Pisan cantos (pubblicato nel 1948).
Trasferito negli USA per un processo che non avrà mai luogo, viene dichiarato infermo di mente e rinchiuso per 12 anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth (Washington). Qui scrive le sezioni Rock-Drill e Thrones dei Cantos (pubbl. rispettivamente nel 1955 e nel 1959), tra gli esempi più alti della poesia moderna, mentre continuano lo studio e le traduzioni di testi confuciani (Confucian analects, 1951; The classic anthology defined by Confucius, 1954) e di Sofocle (Women of Trachis, 1956; Elektra, post., 1987). Liberato nel 1958, si stabilisce nuovamente in Italia, dove, con l'intervallo di brevi viaggi, visse fino alla morte, scrivendo un'ultima parte del suo poema Drafts and fragments of Cantos CX-CXVII, 1969). L'opera di Pound è stata in gran parte tradotta in Italia dalla figlia del poeta, Mary de Rachewiltz (Opere scelte, 1970; I cantos, 1985), che ha promosso anche, negli anni Sessanta, la costituzione dell'archivio poundiano (Yale University, Beinecke Library).
Nel filmato: una monografia di uno dei più grandi innovatori della letteratura in lingua inglese, realizzata per il programma Memorie - Fatti e persone da ricordare
Per approfondire:
Ezra Pound, due poesie (commento di Claudio Gorlier)
Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound