Giulio Maccacaro e la salute in fabbrica

Il diritto alla salute pubblica

Il giorno in cui i medici intenderanno la profonda politicità e la potenzialità liberatoria del loro lavoro, la medicina del capitale avrà cessato di esistere
Giulio Maccacaro, 1972

Tratto dalla rubrica di approfondimento giornalistico Cronaca (1977), il servizio su Giulio Maccacaro (1924-1977), partigiano, medico, scienziato, intellettuale democratico e militante del movimento dei lavoratori, fu realizzato in occasione della sua scomparsa, attraverso interviste ad alcuni collaboratori della rivista Sapere, da lui fondata e diretta nel 1974.

Figura fondamentale per lo sviluppo della medicina del lavoro in Italia, Maccacaro fu sempre vicino alla classe operaia

Maccacaro aveva avvicinato e vissuto la realtà di fabbrica dentro la Montedison (Castellanza, Varese) e alla Franco Tosi Meccanica (Legnano, Milano), dove teneva corsi sulle malattie del lavoro e informava gli operai sul diritto della non delegare la salute.

Come medico, Maccacaro si impegnò anche per la difesa dei diritti del malato, in particolare dei bambini

Qui, una testimonianza di Giovanni Cesareo (1926-2015), sociologo e direttore di Sapere alla scomparsa di Maccacaro, ricorda la nascita della Carta dei diritti del bambino in ospedale.
Toccante anche in intervento di Rosa Malacarnela madre di Giuseppe Pinelli che qui ricorda l'affetto e l`appoggio di Maccacaro dopo la tragica scomparsa del figlio.

Giulio Alfredo Maccacaro (1924-1977), medico, biologo e biometrista, fu uno scienziato che si occupò di metodi della statistica applicata alla medicina e alle ricerca delle cause soprattutto ambientali e lavorative delle malattie. Nel 1942, si iscrive all'Università di Pavia e studente, partecipa alla Resistenza nelle forze partigiane dell'Oltrepò pavese con la brigata Barni. 
Nel 1945 entra al Collegio Ghislieri di Pavia e consegue la laurea nel 1948, in Medicina e Chirurgia. Subito, diviene ricercatore nella stessa Università. 
Negli anni 1949-50 si trasferisce presso l'Università di Cambridge e nel 1951 ritorna in Italia come assistente presso l'Istituto di Igiene dell’Università di Pavia e all'Istituto di Patologia generale dell’Università degli studi di Milano. Dal 1954 al 1963 è ricercatore presso l'istituto di Microbiologia, della Facoltà di Medicina dell'Università di Milano. Nel 1959 lavora come ricercatore presso il Department of Chemistry del Chelsea College of Science and Tecnology di Londra, come relatore del corso "Storage and transfer of information in bacteria" e l'anno successivo, alla Microbial Genetics Research Unit del Medical Research Council di Londra. Negli anni 1961-1962 è relatore del corso "Anatomy and function in microorganism" della Gordon Conference di Meridien (Stati Uniti) e docente ricercatore presso l'Università degli studi di Modena. Consegue la libera docenza in Statistica Sanitaria e Microbiologia. Nel 1964-65 a seguito di concorso, è professore di Microbiologia presso la Facoltà di Scienze dell'Università degli studi di Sassari e nel 1966, vincitore di un secondo concorso, viene chiamato a Milano alla Cattedra di Statistica Medica e Biometria della Facoltà di Medicina e Chirurgia. 
In ultimo, è nominato direttore dell'istituto e del Centro Zambon per le applicazioni biomediche del calcolo elettronico. Nel 1972, fonda l'Associazione Medicina Democratica, Movimento di Lotta per la Salute e contribuisce in modo determinante all'attività iniziale dell'associazione che gli sopravviverà diffondendosi a livello nazionale. L'associazione ha conseguito e consegue importanti risultati nella tutela della salute soprattutto nell'ambiente di lavoro.
Maccacaro fu uno scienziato onesto che visse in modo completo la sua professione di studioso e ricercatore, innestandola con l’impegno sociale. Fu sempre dalla parte dei lavoratori e degli studenti ai quali profuse tempo ed energie, senza guiardare a facili privilegi.