Beatrice Verri
Direttrice Fondazione Nuto Revelli onlus
Raccontare la Resistenza italiana attraverso i Paesaggi della Memoria e le potenzialità educative di questi luoghi simbolo della storia del nostro Paese. Ne parla in questa intervista Beatrice Verri, direttrice della Fondazione Nuto Revelli onlus, intervistata da Pamela Giorgi di Indire.
Alpino in Russia durante la Seconda guerra mondiale, partigiano di Giustizia e Libertà, allo scrittore Nuto Revelli è dedicata la Fondazione omonima, nata nel 2006, con sede nella sua casa di Cuneo. Con la Fondazione nasce anche il progetto di recupero e valorizzazione della Borgata Paralup, un villagio di montagna a 1400 metri in Valle Stura, che fu sede della banda partigiana Italia Libera, dove Nuto Revelli e altri 200 giovani ventenni provenienti da tutto il Paese, si riunirono per trasformarsi in partigiani e contribuire alla lotta al nazifascismo.
Alpino in Russia durante la Seconda guerra mondiale, partigiano di Giustizia e Libertà, allo scrittore Nuto Revelli è dedicata la Fondazione omonima, nata nel 2006, con sede nella sua casa di Cuneo. Con la Fondazione nasce anche il progetto di recupero e valorizzazione della Borgata Paralup, un villagio di montagna a 1400 metri in Valle Stura, che fu sede della banda partigiana Italia Libera, dove Nuto Revelli e altri 200 giovani ventenni provenienti da tutto il Paese, si riunirono per trasformarsi in partigiani e contribuire alla lotta al nazifascismo.
Il potenziale di questo luogo è molto adatto a rivolgersi ai giovani, agli studenti in particolare, perché oggi che i testimoni diretti di quella lotta non ci sono più, i luoghi assumono un significato particolare, diventando i nuovi testimoni
Beatrice Verri