Un nuovo Tiepolo a Villa Manin

Una mostra del 1971

La straordinaria mostra allestita a Villa Manin di Passariano nel 1971, fu realizzata in occasione dei duecento anni dalla morte di Giambattista Tiepolo (1696-1770).
Il curioso filmato qui proposto, “Alla corte del Serenissimo Tiepolo” (1972), è stato realizzato da due giornalisti Rai particolarmente sensibili a temi artistici, come Franco Simongini e Sergio Miniussi.
La “mostra del Tiepolo” (Mostra del Tiepolo, 27 giugno – 7 novembre 1971, Passariano de Codroipo, Udine), voluta dall’allora direttore dei Musei Civici di Udine, lo storico dell’arte Aldo Rizzi, presentava per la prima volta opere provenienti da musei di tutto il mondo, un patrimonio di tesori “mai visti” che portarono a Passariano oltre trecentoventimila visitatori, all’epoca, un numero inconcepibile per un’esposizione locata nella provincia lontana dai centri dell’arte. 

L’esposizione di successo segnò anche il punto di svolta nella fortuna critica del pittore veneziano

La riqualificazione dell’arte di Tiepolo, tanto attesa e dovuta, veniva avviata grazie ad una più ampia e corretta lettura critica dell’irripetibile esperienza artistica. Finalmente, si poteva rimuovere quella che pareva essere una condanna definitiva, ingiusta e imbarazzante, inferta al pittore da Roberto Longhi, prima nelle pagine del celebre “Viatico per cinque secoli di pittura veneta” (1946), poi con la stesura di un “dialogo immaginario” tra Tiepolo e Caravaggio pubblicato sulla rivista “Paragone” nei primi anni Cinquanta (Dialogo tra Tiepolo e Caravaggio).

L’occasione di rilettura dell’arte del Tiepolo coincideva anche con la riapertura di Villa Manin, una Villa veneta importante di origine cinquecentesca che nel Settecento veniva ampliata come una piccola Versailles

Dopo diverse vicissitudini e abbandoni, nel 1962, villa Manin diveniva proprietà dell'Ente Ville Venete, da poco istituito per la riqualificazione dell’immenso patrimonio cosparso nel territorio, che dava avvio a un serio restauro del luogo con il Comune di Udine e la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia.

Villa Manin è una delle più grandi ville venete, un complesso sfarzoso che testimonia la ricchezza della nobile famiglia di Lodovico Manin, ultimo doge della Repubblica di Venezia

Dal corpo centrale, due barchesse delimitano il cortile d’onore, seguite da due esedre che abbracciano la piazza rotonda verso la campagna circostante. Per la sua posizione strategica, la villa è stata negli anni luogo di produzione agricola e manifatturiera, nonché di villeggiatura. 

Uno dei suoi ospiti più illustri, Napoleone Bonaparte, la elesse a suo quartier generale e qui firmò, nel 1797, il Trattato di Campoformido che sancì la fine della Serenissima

La mostra evidenziava il percorso artistico di Tiepolo mettendo in luce il registro pubblico e privato della sua opera. Dalla particolare rilettura della tradizione cinquecentesca veneziana, alla bravura tecnica e di pennello visibile anche nelle ardite “fughe ottiche”, nelle angolazioni e negli scorci, fino alla capacità del pittore di descrivere le cose con gusto e umore moderno, un’eredità che sarà del figlio Giandomenico (1727-1804), pronto a cogliere dal padre l’inclinazione all’indagine morale del suo tempo (L'eredità di Giandomenico Tiepolo; Giandomenico Tiepolo a Zianigo). 
Il programma di Simongini e Miniussi, mette in scena una visita alla mostra da parte di tre bambini, Chiara, Maurizio e Massimo.

E come stare al cinema con questo Tiepolo" e ancora, "tutto sembra una favola", dice il piccolo Massimo

Incuriositi da tante immagini sfavillanti di personaggi che “assomigliano” a genitori, sorelle, nonni e maestre, nonché “a Sandokan”, la voce off riporta i pensieri dei giovani visitatori che si perdono nelle sale dell’esposizione e nell’immenso parco circostante la villa.

FILMATO ORIGINALE DELLA MOSTRA
Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia
Villa Manin di Passariano
di Giuliano Tomei, 1971


FOTO DI COPERTINA
Facciata di Villa Manin