Juvarra a Palazzo Madama di Torino

TgR Bellitalia, 2019

Palazzo Madama a Torino, del messinese Filippo Juvarra (1678–1736), si innesta in un complesso architettonico antichissimo di almeno duemila anni di storia della città. 

Palazzo Madama visto da dietro, Torino

In questo video il giornalista Marco Hagge (TgR Bellitalia, 2019) introduce la straordinaria facciata settecentesca in stile Rococò che Juvarra realizzò sul lato opposto dell’antico Castello, una fortificazione nata come porta orientale della colonia romana di “Julia Augusta Taurinorum”, divenuta poi edificio difensivo e simbolo del potere sabaudo. 
L’attuale Palazzo, fu plasmato con la scenografica facciata su “Piazza Castello” dal nuovo “architetto di corte” poco dopo essere giunto a Torino al seguito di Vittorio Amedeo II di Savoia (1666–1732) nel 1714 (Filippo Juvarra: da Messina alla Basilica di Superga).

Avancorpo dell’antico castello, questo primo intervento di Juvarra rientrava nel progetto di riqualificazione urbanistica della Torino settecentesca voluta da una “Madama Reale” 

Il nome “Madama”, infatti, derivava dagli anni Quaranta del Seicento, quando il complesso era abitato dalle “Madame Reali” torinesi: la prima, Cristina di Borbone di Francia (1620-1663) e la seconda, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours (1666-1724), sposa del duca Carlo Emanuele II (1634-1675) che, nel 1716, incaricava Juvarra di erigere l'attuale facciata. 
Palazzo Madama diventava così il fulcro visivo della nuova città, una forte immagine di modernità architettonica che rimarcava anche il rinnovato ruolo della sua inquilina (Juvarra: i Palazzi cittadini e le ville in campagna dei Savoia).

Filippo Juvarra, facciata di Palazzo Madama, 1718-28, Torino

Il nuovo prospetto di Palazzo Madama scandito da ordini architettonici sovrapposti, appare come una grande architettura traforata concepita per contenere lo Scalone d’onore a doppia rampa simmetrica che conduce al piano nobile. Le grandi finestre poste fra le lesene del registro mediano, nella aggettante campata centrale diventano quattro possenti colonne che esaltano il chiaroscuro della facciata.
All’interno, una copiosa luce naturale plasma le superfici decorate da eleganti stucchi di ottima fattura. 

Filippo Juvarra, Scalone d'onore di Palazzo Madama, 1718-28, Torino

Una composizione di leggere volte a vela caratterizza l’atrio di ingresso del piano terreno e costituisce il sostegno del pianerottolo al quale approdano due rampe di scale che portano al Salone centrale del Senato. Gli scaloni, già particolarmente diffusi tra gli architetti del Barocco, consentivano all’interno dei palazzi una più libera organizzazione spaziale.
L’imponente Scalone di Juvarra fu molto gradito alla committenza reale e principesca: intatti, un aspetto importante del rituale sociale dell’epoca era la distanza che un padrone di casa doveva percorrere per andare incontro al suo ospite.

Oggi il Palazzo è sede del Museo Civico d'Arte Antica, allestito nel 1934. Chiuso nel 1988, è stato riaperto nel dicembre del 2006, a seguito di una lunga fase di restauri e riallestimenti.

FOTO DI COPERTINA
Filippo Juvarra, Facciata di Palazzo Madama, Torino