Rosalba Carriera ritrattista del Settecento
La "prima pittrice dell'Europa"
Protagonista di una stagione artistica irripetibile, la pittrice veneziana Rosalba Carriera (1673–1757), contemporanea di Tiepolo, Canaletto e Guardi è ricordata come eccellente ritrattista della società europea settecentesca.
Nella sua copiosa produzione di pastelli, risaltano trenta miniature su avorio dipinte tra il 1710 e il 1730 circa, qui proposte in occasione di una mostra sull'artista; si tratta di delicatissime effigi provenienti da una collezione privata londinese, ed esposte integralmente per la prima volta nella Casa Museo Zani (Cellatica, Brescia, settembre 2022 – gennaio 2023).
Secondo alcune fonti, le sue doti artistiche vennero notate per i disegni di merletti materni, cosa che indusse la famiglia ad assecondare questa sua abilità inviando la giovane pittrice presso gli atelier veneziani di maestri come Antonio Balestra (1666-1740).
Fin dall’epoca dell’apprendistato, nei primi anni del Settecento, Rosalba si distingue nell’arte di dipingere miniature e sceglie l’avorio come supporto per delicatissimi ritratti a pastello, riuscendo così a conferire lucentezza e splendore alle sue opere.
I primi riconoscimenti non tardano ad arrivare; la sua tecnica, unita a un profondo sentimento per l’arte, gli apre le porte dell'Accademia di San Luca a Roma (1705) mentre, pochi anni dopo a Venezia, durante il soggiorno di re Federico IV di Danimarca, ne esegue il ritratto (1708).
La sua fama cresce e con una già solida reputazione alle spalle, nel 1720 parte per Parigi con la sorella Giovanna e il cognato, il pittore veneziano Giovanni Antonio Pellegrini (1675-1741).
Nella capitale del Rococò e del lusso, per circa un anno e mezzo, Rosalba è ospite del funzionario e collezionista d’arte Pierre Crozat, amico del pittore Antoine Watteau (1684-1721) che lei stessa ritrae (Amore e teatro nell'opera di Antoine Watteau). Questa conoscenza fu estremamente importante per la pittrice, sia per la reciproca influenza stilistica dei due artisti capaci di ritratti intensi, sia per l'entrata della giovane veneziana nei circoli intellettuali francesi.
In questo entourage stimolante Rosalba si orienta verso i ritratti di personaggi illustri e la sua fama diventa tale che l’allora giovanissimo re di Francia Luigi XV la invita a corte nel 1720 per raffigurare la sua famiglia.
Rosalba Carriera, Ritratto di Luigi XV, 1720-1721, pastello su carta, 50,5x38,5cm., Staatliche Kunstsammlungen, Gëmaldegalerie Alte Meister, Dresda
A Parigi, inoltre, entra anche a far parte dell’Accademia Reale di pittura, un caso unico, quello di una pittrice donna, chiaramente destinato a rimanere eccezionale.
I ritratti di Rosalba Carriera rivelano una grande attenzione introspettiva volta ad indagare gli aspetti psicologici del personaggio effigiato.
Oltre ai “moti dell’animo”, la pittrice fu capace di un’attenzione lenticolare ai dettagli: in primis, l’abbigliamento di cui riproduceva magistralmente i tessuti vaporosi, le preziose trine, i drappeggi, le passamanerie e i merletti. Spiccano anche le acconciature, espressioni del gusto e dello stile dell’epoca, nonché fedele spaccato della storia della moda della prima metà del Settecento.
FOTO DI COPERTINA
Rosalba Carriera, Ritratto di Luigi XV, 1720-1721, pastello su carta, 50,5x38,5cm., Staatliche Kunstsammlungen, Gëmaldegalerie Alte Meister, Dresda
Nella sua copiosa produzione di pastelli, risaltano trenta miniature su avorio dipinte tra il 1710 e il 1730 circa, qui proposte in occasione di una mostra sull'artista; si tratta di delicatissime effigi provenienti da una collezione privata londinese, ed esposte integralmente per la prima volta nella Casa Museo Zani (Cellatica, Brescia, settembre 2022 – gennaio 2023).
Figlia di un cancelliere, Andrea Carriera e di un’abile abile merlettaia, Alba Foresti, con le più giovani sorelle Giovanna e Angela, Rosalba ricevere un'ottima educazione tra letteratura, poesia, musica e lo studio di francese e inglese.Rosalba Carriera è stata una raffinata e ricercata interprete del ritratto presso alcune delle più importanti corti europee
Secondo alcune fonti, le sue doti artistiche vennero notate per i disegni di merletti materni, cosa che indusse la famiglia ad assecondare questa sua abilità inviando la giovane pittrice presso gli atelier veneziani di maestri come Antonio Balestra (1666-1740).
Fin dall’epoca dell’apprendistato, nei primi anni del Settecento, Rosalba si distingue nell’arte di dipingere miniature e sceglie l’avorio come supporto per delicatissimi ritratti a pastello, riuscendo così a conferire lucentezza e splendore alle sue opere.
I primi riconoscimenti non tardano ad arrivare; la sua tecnica, unita a un profondo sentimento per l’arte, gli apre le porte dell'Accademia di San Luca a Roma (1705) mentre, pochi anni dopo a Venezia, durante il soggiorno di re Federico IV di Danimarca, ne esegue il ritratto (1708).
La sua fama cresce e con una già solida reputazione alle spalle, nel 1720 parte per Parigi con la sorella Giovanna e il cognato, il pittore veneziano Giovanni Antonio Pellegrini (1675-1741).
Nella capitale del Rococò e del lusso, per circa un anno e mezzo, Rosalba è ospite del funzionario e collezionista d’arte Pierre Crozat, amico del pittore Antoine Watteau (1684-1721) che lei stessa ritrae (Amore e teatro nell'opera di Antoine Watteau). Questa conoscenza fu estremamente importante per la pittrice, sia per la reciproca influenza stilistica dei due artisti capaci di ritratti intensi, sia per l'entrata della giovane veneziana nei circoli intellettuali francesi.
In questo entourage stimolante Rosalba si orienta verso i ritratti di personaggi illustri e la sua fama diventa tale che l’allora giovanissimo re di Francia Luigi XV la invita a corte nel 1720 per raffigurare la sua famiglia.
Rosalba Carriera, Ritratto di Luigi XV, 1720-1721, pastello su carta, 50,5x38,5cm., Staatliche Kunstsammlungen, Gëmaldegalerie Alte Meister, Dresda
A Parigi, inoltre, entra anche a far parte dell’Accademia Reale di pittura, un caso unico, quello di una pittrice donna, chiaramente destinato a rimanere eccezionale.
I ritratti di Rosalba Carriera rivelano una grande attenzione introspettiva volta ad indagare gli aspetti psicologici del personaggio effigiato.
Oltre ai “moti dell’animo”, la pittrice fu capace di un’attenzione lenticolare ai dettagli: in primis, l’abbigliamento di cui riproduceva magistralmente i tessuti vaporosi, le preziose trine, i drappeggi, le passamanerie e i merletti. Spiccano anche le acconciature, espressioni del gusto e dello stile dell’epoca, nonché fedele spaccato della storia della moda della prima metà del Settecento.
FOTO DI COPERTINA
Rosalba Carriera, Ritratto di Luigi XV, 1720-1721, pastello su carta, 50,5x38,5cm., Staatliche Kunstsammlungen, Gëmaldegalerie Alte Meister, Dresda